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#31

 

Marco

(martedì, 21 febbraio 2023 16:47)

 

Mi raccomando, una volta l’anno… una pizza tutti insieme lassù… con papà e mamma, zia Esa, la Chicca, zio Gió, Ninnì e Gaetano, Pupa, Livia… e tutti quelli che si uniranno alla tavolata.

 

#30

 

Walter

(giovedì, 24 febbraio 2022 10:38)

 

Ciao Antonio.
Se incontri il nostro gatto Pippo dagli una carezza da parte nostra.
Una è per te.

#29

 

Giulia

(martedì, 26 ottobre 2021 15:58)

 

non ho più la nozione del tempo.. i giorni, i mesi, gli anni scorrono impunemente.. ma rimangono i ricordi che, non sempre in modo puntuale, si riaffacciano dolci e amari .. per esempio, in questi giorni, mi girava per la zucca una storiella che raccontavi spesso con gusto.. e mi fa sempre sorridere.. ciao afj

#28

 

Giulia

(sabato, 24 ottobre 2020 12:57)

 

a volte la nostalgia mi prende di brutto.. e questo è un giorno di quelli..

#27

 

Davide Garetti

(lunedì, 29 giugno 2020 18:39)

  

Caro Antonio,

Che bel regalo questo sito, immagini e notizie da collegare ai miei ricordi degli anni 90, dove da acerbo informatico fai da te, ricevevo il tuo prezioso e generoso aiuto ....

Sei sempre stato il nostro uomo da mission impossible, colui che chiamavamo quando sapevamo che per te e con te tutto sarebbe stato possibile.

Arrivavi da noi a Carpi e tra una buon bicchiere e un pezzo di gnocco fritto, riuscivi, sempre nei tempi prestabiliti, a consegnarci lavori impeccabili e geniali.

Sei sempre stato il mio modello, ahimé irraggiungibile, per un giovanotto come me, che non aveva la tua scienza e la tua pazienza.

Onestamente ho assorbito quello che era più facile per me,

la passione ... e su quella ho costruito la mia professionalità.

Non ci siamo piú visti da lontano 1994, perché io ho fatto scelte che mi hanno portato lontano da Carpi, ma non sai quante volte ho parlato di te ai miei colleghi.... e quanti spettacolari aneddoti

ho condiviso con loro ...

Oggi, 29 Giugno 2020, per l’ennesima volta ho raccontato ad amici come hai brillantemente risolto un problema e mi é venuto naturale, come al solito, raccontare di te e far conoscere a tutti

chi sei stato tu per me...

Per la prima volta ti ho cercato su internet ed ho trovato questo meraviglioso scrigno, con anche la storia della tua famiglia che non conoscevo e di cui non mi hai mai parlato....

Purtroppo ho letto che non ci sei più .... ma se solo ci penso un attimo mi sembra di sentire i tuoi commenti sul mondo di oggi ... e mi viene da ridere... o una lacrima.....

Persone "uniche” come te ne ho incontrate pochissime ... ma sono stato molto fortunato, rispetto a tanti altri.

Vorrei un mondo di persone come te.

Ciao Antonio

 

 

#26

 

Giulia

(sabato, 13 giugno 2020 12:25)

 

e oggi, 13 giugno, mi vien sempre da sorridere pensando alle battute che ci facevamo su santi e affini..

 

 

#25

 

Walter Perticato

(domenica, 24 febbraio 2019 09:39)

 

Ciao Antonio,

Sto invecchiando. In un mondo sempre più vuoto e arrogante mi manca il condividere l’avversione alla stupidità con te che sei sempre stato il mio eroe nemico dei presuntuosi.

 

#24

 

Walter Perticato

(sabato, 24 febbraio 2018 10:07)

 

Caro Antonio, ogni tanto quando mi parte un moccolo penso che in questo caso, e solo in questo caso, il discepolo abbia superato ampiamente il maestro. E mi scappa da ridere.

#23

 

Alessandra Berlese Reviglio

(sabato, 24 febbraio 2018 09:30)

 

Caro Tony hai raggiunto il tuo grande amico Aldo per riprendere le vostre esclusive ed assurde dissertazioni

#22

 

Walter Perticato

(mercoledì, 29 marzo 2017 14:43)

 

L'ultima volta che l'ho sentito è stato per telefono. Mi chiamava da qualche locale chiassoso. Da tempo avevamo allentato i rapporti. Ci siamo detti poche parole ma infantilmente felici l'uno per l'altro di saperci vivi. Ne ho ancora un ricordo piacevole e struggente. Mi manca Antonio. Mi manca il saperlo vivo.

 

 

#21

 

Giulia Baldi

(venerdì, 24 febbraio 2017 14:28)

 

A volte, incrocio per strada qualcuno i cui tratti ricordano te.. e ti sorrido.

 

 

#20

 

Stefano Tanisi

(giovedì, 20 ottobre 2016 21:03)

 

Salve,
sono Stefano Tanisi, uno storico dell'arte di Ruffano, prov. di Lecce, paese natio di Antonio Fuortes (senior). Vorrei gentilmente contattarvi per chiedervi delle informazioni su questo pittore. Grazie. stetanisi@gmail.com

 

#19

 

Cesare Rigolio

(martedì, 04 ottobre 2016 22:07)

 

C'è giustizia in Italia? Boh!
Gentile Signora Anna, che piacere mi ha fatto risentirla.
Desidero ringraziarla, anche a nome di mia moglie Bruna, per questa grande opportunità che ci dona di "camminare ancora insieme al Fuortes".
Di lui abbiamo parlato di recente con la signora Caterina Ossola, la mitica segretaria di Giovanni Borghi. Insieme abbiamo rivisto le foto dei favolosi anni sessanta e i ricordi ci hanno sommerso. La signora Caterina ha ancora ben vivo il vocione di Giovanni Borghi che dice ai capi della NCR Italia, colonnello Angleton e ingegner Fuortes, "chel computer lì, mi 'l compri". Da lì è nata la mia amicizia (o complicità) col Fuortes.
Signora Anna, sa che, in certi momenti di difficoltà, mi capita di immaginarmelo accanto e di chiedergli "Ing, mo' che faccio?". E lui si gratta la barbetta e mi guarda divertito e sornione e ...
Lui, il Fuortes, era, ed è, bravissimo nel semplificare le cose complesse ed a riportarle a dimensione umana.
Mica voglio farne un santino, no - e che cavolo! sennò lui si arrabbia - il Fuortes era ed è semplicemente un Amico. Però, però, era pure un furbino, lui, come andavano a finirele cose, lo sapeva o lo immaginava, ma mica ce lo rivelava.
Signora Anna, Le avevo confessato che quando quei magistrati mi avevano indagato anni fa (con pregiudizio, ma chi mi credeva allora?), lui, il Fuortes mi aveva quasi istigato a strangolarlo: "Habent sua sidera lites! Embè? Vai avanti!", mi aveva detto.
Allora non avevo capito un tubo; ma, sa che, come al solito, ha avuto ragione lui? Quei due magistrati varesini, ne faccio i nomi e cognomi per la cronaca giudiziaria, dottor Agostino Abate e dottor Ottavio Agostino, pubblico ministero il primo, giudice il secondo, sono stati sospesi e sanzionati dal CSM, Consiglio Superiore della Magistratura. I giornali scrivono che uno è stato trasferito per punizione e l'altro è stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio. Pensi che "quei due" avevano in mano la vita delle persone, e mo', è addirittura il CSM che li giudica e li condanna. Ne gioisco? No. Chi ha patito delle sofferenze mai può gioire della sofferenza degli altri, chiunque siano.
Signora Anna, mi conceda però di dire al suo Fuortes: "Mannaggia! tu 'ste cose le sapevi, e non potevi dirmele allora?".
Quello era il suo stile, evitare le cose semplici e cercare i garbugli, per risolverli, sennò che gusto c'è?
Signora Anna, se le capita, però, glielo dica, la tentazione di strangolarlo non m'è ancora passata del tutto.
Un abbraccio.
Cesare

 

#18

 

Walter Molon

(mercoledì, 10 agosto 2016 16:42)

 

Bellissimo lavoro, cara Anna. Sono ammirato, sia per il grande Antonio che per la costanza che indovino in tutto questo luogo.
Walter

 

 

#17

 

Giulia Baldi

(sabato, 27 febbraio 2016 10:29)

 

Sei sempre lì, nel giardino dei miei ricordi, a volte ti allontani in altre faccende affaccendato, ma poi ritorni.. e.. ancor mi duole..

 

 

#16

 

Benedetta Campanile

(venerdì, 09 ottobre 2015 19:52)

 

Gentilissima Anna Fuortes De Benedetti,
come posso contattarla per una ricerca storica su Antonio Fuortes senior ?

 

La mia email:
benedetta.campanile@uniba.it

 

 

#15

 

Carlo  Zambellini

(giovedì, 30 luglio 2015 14:45)

Gentilissima  Anna Fuortes De Benedetti,

sono Carlo Zambellini ed inizio questo mio scritto scusandomi per la tardiva risposta alla Sua gentilissima e graditissima lettera, non nego che il ricordo abbia inumidito i miei occhi, ma da un po’ di anni lavoro nelle vicinanze di Milano pur avendo mantenuto la residenza a Sanremo, dove scendo ogni circa tre mesi e, per questa ragione, ho visto la Sua lettera, ed ascoltato lo struggente cd, solo un paio di weekend fa.
 
Avrei, inoltre, voluto risponderLe via lettera ma ho preferito ricorrere a questo mezzo perché mi permette di inviarLe, in allegato, copia della pagina ‘Libro degli ospiti’ andata perduta sul sito. Spero di fare cosa gradita.
 
Ebbene sì, spesso e volentieri Tony mi torna alla mente ed alcuni mesi fa, in uno di quei momenti nei quali si ripensa agli amici conosciuti negli anni, mi è venuto l’impulso di cercare in Google il suo nome e … incredibile … ho trovato un sito dedicato a lui, del quale non ero a conoscenza ! L’impulso immediatamente successivo è stato quello di ‘scaricarlo’ sul mio pc, per poterlo ogni tanto ‘tirar fuori dal cassetto’, come un album di fotografie, per rivedere e rivivere una persona, un viso, uno sguardo, un ammiccare indelebilmente stampati nella mia testa. Una persona che pensavo di conoscere abbastanza bene … ed invece ho ‘scoperto’ tante cose che mi erano sconosciute.
 
Io sono una persona che vive per il futuro, per me il passato è passato, ed il presente è … passato ! Ma alcune cose restano scolpite anche nella mente di persone come me e, come ormai avrà capito, sono una delle tantissime persone orgogliose di aver conosciuto Tony, come lo chiamavamo dai tempi della Encodex, dove lo ho conosciuto.
 
Ricordo quasi parola per parola il mio primo incontro con lui … sono al colloquio per l’eventuale assunzione in Encodex, il mio primo lavoro, appena terminata la maturità scientifica ed un corso di introduzione all’informatica.
La persona che devo incontrare, Jeff Marshall, è impegnata e qualcuno ha pensato bene di incaricare Tony di ‘intrattenermi’ … ma io non lo avevo capito. Comincio a raccontare chi sono e come sono approdato all’Encodex e poi, ad un tratto, Tony mi pone un problema informatico … aveva a che fare con la funzione di sort … comincio a dare risposte, ragionare, cercare di capire dove vuole andare a parare … ed ogni volta mi risponde ‘sì, giusto, ma c’è un’altra cosa che puoi fare e che voglio sentire’ … ed io ormai sudo freddo ed in mezzo ai ragionamenti penso ‘ok, addio Encodex’ … ed alla fine, con qualche imbeccata, capisco dove voleva che arrivassi ! … e proprio in quel momento la porta si apre e mi dicono che il direttore mi può ricevere … e … ricomincio il calvario, durante il quale ‘scopro’ che Tony è un consulente e che mi stava ‘solo’ intrattenendo !!
Ma non so se è stata quella chiacchierata o quella che io chiamo la ‘chimica’, che fa capire subito a due persone se c’è intesa o no, ma sta di fatto che il 7 gennaio 1978 ho cominciato il mio primo lavoro in Encodex e la stessa sera ho fatto un’ora e mezza di straordinario ragionando su uno dei tanti problemi di qualche cliente con … Tony !
 
Ma i ricordi sono tanti, tantissimi ! Come quelli legati a circa due anni consecutivi duranti i quali tutti i martedì sera … e potrei dire proprio tutti ! … andavo a cena con lui ed un altro nostro grandissimo amico, Faustino Scarpel ! Che serate ! Che risate ! E che prese di posizione ! ‘Scontri’ amichevoli a botte di logica per affrontare i problemi più disparati, dall’effetto memoria delle batterie al nichel-cadmio, allo sviluppo di un miniamplificatore potente ma con basso consumo, dalla scalatura di una tastiera per chitarra alla teoria dei frattali !! Questa è una delle poche cose per cui sarei disposto a ‘tornare indietro’ !
Oppure i ricordi legati ai mille piccoli ristorantini casalinghi, nel vero senso della parola, che Tony scopriva e ci proponeva. Giusto settimana scorsa l’ho raccontato a mia figlia che mi ha portato in uno di questi locali semplici, con un menù semplice, ma ben fatto, ed un proprietario simpatico … sarebbe stato perfetto per Tony !
 
Potrei andare avanti per ore a raccontare ma chiudo con un aneddoto che ci ha fatto sorridere ogni volta che se ne parlava.
Un giorno Tony arriva in ufficio e, nel suo modo sempre preciso e dettagliato, ci illustra ciò che lo tiene sveglio in quelle notti: la teoria dei frattali.
Ne parte una discussione che prosegue nei giorni seguenti finché, un pomeriggio, carica il programma che ha appena finito di scrivere e ci mostra i frattali ‘dal vivo’. Fantastico.
Qualche settimana dopo arriva con la notizia del secolo: Benoit Mandelbrot, il padre della teoria dei frattali, nel suo girovagare per il mondo, farà una fermata a Milano. Pronti via. Ci si organizza e la sera della conferenza Tony ed io partiamo e raggiungiamo la sede dell’evento. All’entrata, delle gentilissime receptionists, ci chiedono se vogliamo l’auricolare per la traduzione simultanea. Noi ci guardiamo … ci pensiamo una frazione di secondo … ed entrambi diciamo ‘ma no, grazie’, con un sorriso … è polacco … però lavora in America … al MIT … il suo anglo-americano sarà perfetto !
Entriamo … ci accomodiamo … si spengono le luci … parte la prima diapositiva … e … ‘Mesdames et Messieurs, bonsoir !’ … NO! … è in francese ! … ci riguardiamo … la stessa frazione di secondo … e va beh ! … sarebbe stato meglio in inglese ma drizziamo le orecchie e cerchiamo di capire cosa ci racconta in francese !
 
Mi fermo qui. Spero di non averLa tediata con i miei ricordi. La ringrazio ancora per avermi cercato e raggiunto. E' stata gentilissima.
Le invio i miei più cordiali saluti e chissà che un giorno non ci si incontri da qualche parte ... non si mai nella vita.
Carlo Zambellini


P.S.

Ho ancora nelle orecchie il suono della  voce di Tony  quando mi diceva:
‘Ciao Zamb’ come mi chiamava lui

 

 

#14

 

Giovanna Corso
(mercoledì, 25 febbraio 2015 10:20)

 

Come dimenticarti.?!! Ciao Fuortes.

Giovanna

 

 

#13

 

Giovanna Corso

(venerdì, 24 ottobre 2014 17:57)

 

Auguri e buon compleanno al mio genio.

 

 

#12

 

 Claudia

(domenica, 05 ottobre 2014 12:21)

 

Ho saputo da poco tempo che te ne sei andato. E' da 27 anni che non ti ho più visto.

Il gomitolo della vita si è srotolato in maniera imprevedibile per ognuno di noi.
Non riesco ad accettare ancora oggi che hai voluto cancellare la lunga parentesi napoletana. Lo so che è stata colpa mia e questo mi fa ancora soffrire.
L'incapacità di tenere in vita un rapporto che è stato importante è doloroso; è una sconfitta.
Ho i tuoi due autoritratti appesi in camera mia. Ho ripreso anche io a disegnare. Mi consola l'idea che in Anna hai trovato una compagna serena e vicina.
Mi rimangono tanti ricordi. C'è in me la consapevolezza che ti ho fatto soffrire, e ti chiedo scusa, ma forse questa sofferenza ti ha fatto approdare ad una vita più ordinata e piena.
I percorsi di tutti noi sono complicati e dolorosi e quello che siamo diventati è il risultato di tutti i dolori e di tutte le gioie di cui la nostra vita è stata piena.

 

 

#11

 

Laurence Fuortes

(lunedì, 04 agosto 2014 21:52)

 

Dear Folks and Family

I am Yvonne and Michelangelo Fuortes' son Laurence and am trying to contact Anna Fuortes De Benedetti, widow of Joni, Antonio Fuortes
My email is fuortes@mchsi.com
Tel 3194000146
Address 1119 east Court Street, Iowa City, Iowa USA 52240
Thank you for any assistance.

 

 

#10

 

 

Cesare Rigolio

(domenica, 27 luglio 2014 13:32)

 

Il Fuortes. L'ho conosciuto nel 1962, a Comerio. Primo incontro, all'hotel Bel Sit, lui, Giovanni Borghi, il colonnello Angleton presidente della Ncr Italia e il Beniamino, factotum di Borghi. Lui e Giovanni Borghi si alternano al piano, in uno spassoso duetto. Angleton ordina whisky e gin tonic e a me dice "A te, baby, coca cola". Da lì esce l'installazione del primo computer "grande", primo della Ncr in Italia e primo della Ignis.

Iniziano la collaborazione e l'amicizia col Fuortes, che allora era il responsabile della divisione elettronica della Ncr Italia.
Gli sottoponevi un problema od una proposta sul come risparmiare un bit, e lui ci si buttava a capofitto. Gli parlavi di come impostare le partite contabili, lui svicolava e ti rimandava al conte Radicati.
Si svitava un lucchetto, lui ci si dedicava con impegno. Si doveva trovare la soluzione per un aspetto operativo e gestionale, lui si annoiava.
Arriva a Cassinetta il mattino, un giro per salutare tutti, poi andiamo in mensa a prendere il caffè. Lì, chiacchiere con i cuochi e con il Gino Bramieri che era passato a salutare Giovanni Borghi. Non so se il personaggio più eclettico tra i due fosse poi Bramieri o il Fuortes.
Si arrivava così a mezzogiorno, la mensa si riempiva e via. Il conte Radicati (di Primeglio, per completezza onorifica) carica il Fuortes, l'Omarini, suo fido scudiero, e me sulla macchina e si va alla trattoria "Del Torchio" di Travedona. Lì c'è pure il Giovanni Borghi con i suoi che sta pranzando. Entrando, il Fuortes saluta tutti come fossero dei vecchi amici, un particolare saluto all' "oste della malora", al quale fa pure una dedica personale sul tovagliolo. Il conte Radicati sparisce per un attimo e ritorna dall'auto con un fiasco di vino di sua produzione. Il Fuortes che fa? Va dal Giovanni Borghi e glielo offre. Borghi ci invita a mangiare il pesce Sandra del lago di Monate. Si finisce tutti su una grande unica tavolata.Un pranzo condito da allegria, battute e risate.
Si torna in ufficio. Il Fuortes vaga di qui e di là, trova chi lo stimola sul come affrontare un problema binario e si arriva a sera. Son le sette, che si fa? Abbiamo ancora da mettere a punto i noiosi problemi operativi-gestionali, che lui, durante la giornata, ha accuratamente snobbato. E no, caro il mio Fuortes, mo' ti metti qui e li studiamo. Sguardo innocente e disarmante e poi una proposta: andiamo a cena e torniamo. Ok, si torna dall'oste della malora, si cena. Alle nove di sera siamo sul problema. A mezzanotte il Fuortes diventa il Fuortes geniale, in forma stupenda; in poco tempo, il problema è risolto, ormai son le due (di notte). Io vado a casa a dormire, lui che fa? Torna a Milano, viale Monza, in ufficio. Scavalca cancelli e recinzioni ed entra, spaventando le povere donne addette alla pulizia, che pensano ad un ladro. No, è solo il Fuortes.
Un giorno arriva e mi porta un foglio, è la fotocopia di un avviso che lui ha affisso alla bacheca della Ncr Italia. Lui, uno dei massimi capi della Ncr, si rivolge ai dipendenti della Ncr e gli dice: occhio, se durante una telefonata sentite un clic, state in guardia, è l'orecchio del padrone che vi spia.
Poi si interessa degli scioperi che in quegli anni sessanta stanno crescendo. Mi dice che vuole fare un giro in fabbrica. Chiedo l'autorizzazione al direttore di Cassinetta. Andiamo. Al primo frigorifero, rischio di vederlo sparire dentro, tanto voleva vedere, capire, studiare. Poi si ferma con gli operai, fuma, offre sigarette. Fosse per lui trasformerebbe la catena di montaggio in un salotto o forse indosserebbe pure lui lui una tuta blu.
Eh sì, il Fuortes mi manca.

 

 

#9

 

 

Giovanna Corso

(lunedì, 24 febbraio 2014 13:24)

 

Sei sempre nel mio cuore. Come dimenticare un genio,un signore, un amico affettuoso come sei stato per la tua capra!!!!!!

 

 

#8

 

 

Giulia

(lunedì, 06 gennaio 2014 16:33)

 

Ogni tanto passo di qui.. volevo lasciare una foto della 'taverna di via morigi' di cui amavi ricordare le storie di tempi in cui ancora non ti conoscevo.. ma non è possibile. Sono passata a Milano la settimana scorsa e ancora mi capita di cercarti con gli occhi..

ciao, amico speciale..

 

 

#7

 

 

Giovanna Corso

(giovedì, 24 ottobre 2013 13:21)

 

Ciao Fuortes, buon compleanno!!

Sei sempre nella mia memoria e nel mio cuore.

 

 

#6

 

 

Gloria Fuortes

(venerdì, 07 giugno 2013 18:23)

 

Mi manchi tanto.

 

 

#5

 

 

Alessandra Berlese

(domenica, 24 febbraio 2013 08:44)

 

Caro Tony, spero che tu stia discutendo con il mio Aldo qualcuno dei vostri improponibili problemi. Voglio ricordarvi così , insieme, sempre brillanti ed assolutamente strani. Ve ne siete andati a distanza di anni senza salutarmi ...... Sicuri che non posso dimenticarvi.

 

 

#4

 

 

Giovanna Corso

(sabato, 23 febbraio 2013 18:05)

 

Te ne sei andato da un anno ed io ancora spero di sentire la tua voce al telefono: "il Fuortes". Sei sempre nei nostri cuori.

Giovanna

 

 

#3

 

 

Leo Lima

(martedì, 18 dicembre 2012 02:10)

 

Non sarà mai facile descrivere e ricordare un uomo che ti lascia una grande, preziosissima ereditá culturale e umana. Posso affermare che conoscere Antonio Fuortes è stato un privilegio. Godere della sua amicizia, una esperienza straordinaria e un godimento dello spirito !

 

 

#2

 

 

Giovanna Corso

(lunedì, 17 dicembre 2012 17:58)

 

Tony era il mio amico più caro, più geniale più bizzarro che io abbia mai avuto. L'ho sentito al telefono la sera prima che se ne andasse. Non lo dimenticherò mai. Sono Giovanna la vedova di Aldo Berlese.Ricordi, foto, qualsiasi altra cosa abbiate su di lui mettetela in rete, sarò sempre qui a seguire la sua immagine.

 

 

#1

 

 

Alessandra Berlese
(domenica, 16 dicembre 2012 18:04)

 

Ho un bellissimo ricordo di Tony. Era molto amico di mio fratello Aldo scomparso nel '70. Erano insieme al politecnico...tutti e due dei geniacci.....strampalati.

Seguirò la "costruzione" di questo sito con immenso piacere.